Tom Murray Negli ultimi anni, la divisione sostenibilità di Amazon si è data parecchio da fare, impostando ambiziosi obiettivi per l’energia rinnovabile, facendo sentire la sua voce sul tema delle politiche ambientali e sfruttando le proprie competenze tecnologiche per promuovere innovazione in grado di aiutare il pianeta e aumentare i propri utili. Recentemente ho incontrato Kara Hurst, (nell’immagine) responsabile globale per la sostenibilità in Amazon e già amministratore delegato de  The Sustainability Consortium, per parlare dell’interazione tra innovazione e obiettivi ambientali in Amazon, il lancio della Amazon Sustainability Question Bank, e l’impatto del tema sostenibilità nella scelta della località della nuova sede Amazon (HQ2). Segue una sintesi della nostra chiacchierata. Credo fermamente che le imprese debbano definire obiettivi grandi per aprire la strada a grande innovazione e a grandi risultati. Mi racconti qualcosa degli obiettivi grandi di Amazon, e dei vantaggi che ne stanno derivando. Teniamo ad usare il nostro potere di acquisto per creare maggiori opportunità per il rinnovabile, ed è per questo che ci stiamo muovendo perché la nostra infrastruttura globale sia alimentata al 100% da energia rinnovabile. Poi abbiamo inaugurato il nostro maggiore parco eolico nel Texas che fornisce più di 1 milione di MWh di energia pulita alla rete pubblica e stiamo installando 50 tetti a pannelli solari per la nostra rete di fulfillment center entro il 2020. Mi pare che tutto questo abbia un impatto circolare. Vogliamo investire nel rinnovabile come impresa, vogliamo che i nostri affiliati siano fieri di lavorare in edifici ad alimentazione solare, e vogliamo far parte della nuova economia verde e contribuire a creare nuovi posti di lavoro in un settore a forte crescita. Quindi, tramite l’Amazon Career Choice Program, gli affiliati possono ottenere l’accreditamento come installatori fotovoltaici professionali da parte del North American Board of Certified Energy Practitioners e Amazon paga, in anticipo, il 95 percento dei costi del corso di studio e delle relative tasse. Nonostante tutti i vostri sforzi per generare energia rinnovabile in modo autonomo, rimanete comunque un grande compratore di energia.  E le imprese come Amazon sono stakeholder di importanza critica per quanto riguarda le politiche per il settore energetico, come il Clean Power Plan Secondo voi, che impatto hanno le politiche pubbliche – sia federali, sia a livello di stato – sulla vostra capacità di raggiungere gli obiettivi per l’energia pulita? Sosteniamo dichiaratamente politiche che consideriamo positive per noi, per i nostri clienti e per il pianeta. Abbiamo manifestato il nostro sostegno al Clean Power Plan presentando una memoria amicus curiae assieme a Apple, Google e Microsoft. E sostenemmo l’Amministrazione precedente su politiche come l’ American Business Act on Climate Pledge. Negli Usa, promuoviamo l’energia rinnovabile a livello di stato e locale, nonché tramite gruppi industriali come American Council on Renewable EnergyAdvance Energy Economy, e C2ES. Operiamo per mezzo di questi gruppi per far parte della voce del business sui temi sostenibilità che interessano alla nostra impresa. Ovunque vediamo l’opportunità di aumentare l’accesso all’energia rinnovabile per i nostri clienti e le nostre sedi, ne parliamo. Negli ultimi tempi siamo stati particolarmente attivi nell’accesso all’energia solare a livello territoriale, e vado molto fiera dei risultati raggiunti dai colleghi di AWS con la partnership Dominion nel Virginia. Parliamo di trasparenza. Grazie alla vostra piattaforma, i consumatori sono in grado di confrontare velocemente i prodotti in termini di prezzo, qualità e così via. Come farete per raggiungere un livello simile di trasparenza nelle vostre iniziative in campo sostenibilità? Ritengo che la trasparenza rappresenti una grande opportunità per quanto riguarda la sostenibilità. Ce n’è di potenziale per parlare direttamente ai clienti dei temi che sono importanti per loro. In Amazon, i clienti sono la nostra ossessione. Cerchiamo di agire pensando sempre al cliente e di capire le sue esigenze. Questo condiziona le informazioni che condividiamo. Per questo abbiamo lanciato la Sustainability Question Bank – per facilitare l’accesso alle informazioni ambientali e le ricerche per parole chiave o frasi. Il feedback che riceviamo dalla Question Bank ci aiuta anche a capire quali sono le questioni di sostenibilità che interessano maggiormente ai clienti. La trasparenza è in primo piano anche in relazione alla nostra gamma di prodotti Elements, tra cui fazzolettini bagnati per bambini e vitamine. Siamo trasparenti al 100{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} per quanto riguarda gli ingredienti e la tracciabilità di questi prodotti. Vogliamo che i clienti abbiano la possibilità di approfondire la trasparenza in modo esauriente. Cioè? L’esperienza prodotto è molto diretta quando si svolge online. Non è necessario tutta la confezione “racconto” per comunicare come si usa il prodotto o per promuoverlo, e anche i dispositivi anti-furto che servono nei negozi sono superflui. Quindi, si possono presentare vari tipi di informazioni sulla pagina delle specifiche del prodotto, e poi si tratta semplicemente di spedirlo in un contenitore. Eliminiamo tutti gli imballaggi inutili e spediamo il prodotto in una semplice scatola fatta al 100{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} di cartone riciclabile. La sostenibilità è un elemento da tenere in considerazione nella scelta del sito della nuova sede Amazon, HQ2? Credo che molte lezioni che abbiamo imparato sul fronte sostenibilità a Seattle guideranno la nostra evoluzione nella nuova sede. Ad esempio, un grande campus urbano offre certi vantaggi, mentre il sistema di teleriscaldamento che abbiamo realizzato nel quartiere Denney di Seattle ci consente di utilizzare il calore in eccesso proveniente da un vicino centro di elaborazione dati per riscaldare i nostri uffici. Mi piace dire che i problemi del 21mo secolo richiedono soluzioni del 21mo secolo. Amazon sfrutta le vostre competenze tecnologiche ed analitiche per ampliare il vostro impatto ambientale e sociale al di là delle vostre attività? AWS e la nostra unità settore pubblico hanno impiegato l’analitica, l’IoT e il machine learning in tutta Amazon. Puoi esaminare alcuni progetti AWS realizzati con dataset geospaziali e ambientali.

Tendiamo naturalmente a approcciare tutte le nostre azioni per la sostenibilità con la lente della tecnologia. Prendiamo ad esempio l’imballaggio. Stiamo sviluppando del software per realizzare soluzioni di imballaggio che ci consentono di spedire i prodotti senza una sovra-scatola, in modo da poter utilizzare un unico contenitore.
Poi stiamo esaminando possibili opportunità a livello di responsabilità sociale per l’approvvigionamento e la produzione degli articoli. Vorremmo comunicare direttamente con gli operai nelle fabbriche e imparare da tali scambi per poi condividere le informazioni con i proprietari e i dirigenti delle fabbriche i quali a loro volta potranno fare dei miglioramenti. Se dovessi guardare lo storico dei suoi ordini Amazon, quale sarebbe il prodotto che appare più di frequente nel suo carrello? (Nel mio, vestiti e scarpe da ginnastica per i figli). Il detersivo per bucato, ho fatto un nuovo ordine solo ieri sera. Sembra che non ci basti mai a casa mia. Uso Presto, è il detersivo biologico di Amazon. FONTE: Forbes  [/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]]]>