PIAZZA AFFARI: SOLO IL 49% DELLE QUOTATE RENDICONTA LA SOSTENIBILITÀ

16 Apr, 2021 | Focus Italia

Il dato emerge dal primo Esg report italiano di V-Finance. Verificata anche la compliance rispetto alla Materiality Map di Sasb

Da tempo l’Europa – e non solo – sta indicando con le sue politiche la strada verso la sostenibilità e anche gli investitori si dimostrano sempre più coinvolti e interessati. Eppure, nonostante la direzione sia chiara e inequivocabile, la Borsa italiana si dimostra ancora in affanno su questo tema. Solamente il 49% delle quotate, infatti, rendiconta la sostenibilità. Ne consegue, inevitabilmente, che più della metà non presenta Dnf – dichiarazioni non finanziarie, report o bilanci di sostenibilità. È quanto emerge dal primo Esg Report italiano, realizzato da V-Finance (Gruppo IR Top Consulting) in merito alla compliance rispetto alla Materiality Map di Sasb (Sustainability Accounting Standards Board).

Rendicontare la sostenibilità: se le quotate sono indietro, le PMI lo sono ancora di più

La percentuale di chi rendiconta la sostenibilità si abbassa drasticamente fra le PMI. Secondo il rapporto di V-Finance, infatti, solo il 13% di queste elabora qualche documento di rendicontazione della sostenibilità. Una fotografia che conferma la denuncia Consob di ottobre scorso, che segnalava come solo le quotate obbligate per legge (ossia quelle con più di 500 dipendenti) presentano la Dnf. Per Consob, anche le PMI dovrebbero redigere questo documento per fornire agli investitori, istituzionali e non, tutte le informazioni relative all’applicazione dei criteri Esg.

I criteri Sasb

L’Esg report di V-Finance ha poi analizzato tutte le società quotate italiane che presentano Dnf, report o bilanci di sostenibilità per valutare la loro compliance rispetto agli standard settoriali della Materiality Map di Sasb. Questo tipo di rendicontazione è particolarmente diffuso in America, mentre in Europa e in Italia si adotta principalmente lo standard GRI.

I criteri Sasb individuano dei temi rilevanti ai fini della sostenibilità che hanno una buona probabilità di avere un impatto sulle performance operative e finanziarie di una società e sul suo profilo di rischio. Rispetto ai GRI, che si focalizzano sull’impatto degli aspetti economici, sociali e ambientali di un’impresa, l’approccio Sasb potrebbe essere definito più “a misura di investitore” perché mette in evidenza i temi finanziariamente più rilevanti, stabilendo uno standard specifico per settore merceologico e aiutando le società a individuare e rendicontare i temi materiali più adeguati per il proprio specifico business.

La Materiality Map di Sasb prende in esame 11 macrocategorie di mercato che rappresentano l’industry di riferimento dell’impresa: beni di consumo, lavorazione di minerali, finanza, alimentare, sanitario, infrastrutture, energie rinnovabili, trasformazione delle risorse, servizi, tecnologia e comunicazioni, trasporti. Ogni macrocategoria è a sua volta suddivisa in sottosettori, per un totale di 77 micro aree merceologiche. Per ciascuna di queste, sono individuati specifici indicatori ESG da rendicontare. I 77 micro settori sono poi incrociati con cinque variabili ESG che rappresentano le dimensioni di sostenibilità ambiente, capitale sociale, capitale umano, business model & innovation, leadership & governance. Ognuna di cinque variabili è a sua volta suddivisa in sotto-aree per un totale di 26 variabili ESG. Questa struttura, complessa e specifica, è stata pensata per mettere in evidenza gli aspetti materiali più rilevanti per ogni settore.

I dati del report V-Finance

Dall’analisi di V-Finance, risulta che il macrosettore merceologico più Sasb compliant è “Estrazione e la lavorazione di minerali” (53,31%), seguito dal settore “Trasformazione delle risorse” (52,58%) e “Beni di consumo” (48,81%). Si piazza all’ultimo posto la “Sanità”, con il 38,34%. Per quanto riguarda invece le singole variabili Esg, è il capitale umano il tema materiale più rendicontato e più conforme alla Materiality Map di Sasb. Al contrario, la dimensione leadership & governance è quella meno in linea.

 

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