L’AGRICOLTURA ITALIANA CAMPIONESSA DI SOSTENIBILITÀ

19 Mar, 2021 | Focus Italia

Il primo rapporto AGRIcoltura100, promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura, offre una fotografia positiva della sostenibilità nel settore agricolo

In Italia l’agricoltura, base della filiera agroalimentare, rappresenta il settore economico principale, il cui fatturato costituisce circa il 2,1% del Pil (dati Istat). Nel nostro Paese operano più di un milione di imprese agricole, che danno lavoro a 3,5 milioni di addetti, con un fatturato di 73 miliardi di euro.

Secondo il rapporto AGRIcoltura 100 – promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved – un’azienda del settore su due (48,1%) in Italia è particolarmente sensibile e impegnata nel campo della sostenibilità. Attenzione che con la pandemia è cresciuta ulteriormente alimentando cambiamenti significativi nella cultura aziendale e dando nuovo significato a obiettivi e politiche sostenibili.

Sono state analizzate più di 1800 aziende agricole di cui è stato misurato l’impegno nei diversi ambiti della sostenibilità, in tutti i comparti produttivi e in tutte le regioni italiane.

L’indice AGRIcoltura100 ha tenuto conto di 234 variabili e 7 indici raggruppati in 4 aree – E (Environment – Sostenibilità ambientale); S (Social – Sostenibilità sociale); G (Gestione – Gestione dei rischi e delle relazioni); D (Development – Qualità dello sviluppo).

E’ emerso che nel 2020 per una buona metà delle aziende agricole italiane la sostenibilità è aumentata di importanza in tutte le aree: ambientale (52,4%), sociale (50,5%) e nella gestione del rischio e delle relazioni (48,7%).

Nell’insieme il 48,1% delle imprese hanno un livello di sostenibilità alto o medio-alto, senza grandi differenze tra le aree geografiche di riferimento. Inoltre, anche se l’impegno caratterizza aziende di tutte le dimensioni, l’80% delle imprese più grandi, quelle con oltre 20 addetti, hanno un livello alto e medio-alto di sostenibilità.

Il 97,9% delle imprese attua almeno una iniziativa finalizzata a migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse: acqua, suolo, energia.

Altro ambito di massima diffusione delle iniziative di sostenibilità è quello della qualità del prodotto e della salute alimentare (produzioni certificate e biologiche, misure per il benessere animale, per esempio), con un tasso di adesione dell’ 88,4%.

Grande rilievo assumono anche scelte volte a sostenere il lato sociale della sostenibilità: il 67,5% delle aziende investe sulla valorizzazione del capitale umano, comprendente attività di formazione professionale ed extraprofessionale dei lavoratori, cooperazione con le scuole per l’inserimento dei giovani e attività di formazione alla sostenibilità aperte anche ad utenti esterni.

Si rileva, inoltre, che le imprese sostenibili in agricoltura sono anche quelle più impegnate nell’offrire rapporti di lavoro stabili e di qualità: il 49,1% delle aziende con indice di sostenibilità alto offre posizioni occupazionali di livello alto e medio-alto.

Infine, posizione strategica e importante è occupata dall’innovazione, fortemente correlata alla sostenibilità: il 91,6% delle aziende agricole ad alto livello di sostenibilità appartengono a livelli alto e medio alto dell’innovazione.

La sostenibilità, anche nel settore agricolo, passa dal dialogo con i propri stakeholder, con il territorio e con la comunità locale. Supera il 60% la percentuale delle aziende che si impegna in attività con il fine di migliorarne la relazione. La pratica più diffusa è quella delle visite in azienda (30,8%) e la partecipazione a fiere ed eventi di settore (29,7%), così come la comunicazione digitale e sui social media (24,2%). Ancora basso il numero di aziende agricole che utilizzano il reporting come strumento di comunicazione delle proprie iniziative di sostenibilità.

In base ai risultati della ricerca, AGRIcoltura100 ha anche premiato tre eccellenze italiane, campionesse di sostenibilità: Società Agricola Barberani & C. di Orvieto (Terni), specializzata in viticoltura; Azienda Agricola Iori di Avezzano (L’Aquila), attiva nell’orticoltura; Società Agricola Cupidi Alessio e Leonardi Roberta di Gallese (Viterbo), che conduce un’attività mista.

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