Diversi spunti interessanti sono emersi all’evento “we, green blogger – storie digitali dal gusto ambientale”, svoltosi qualche giorno fa a Milano con la regia di BioEcoGeo, il magazine dedicato a Ecologia, Ambiente e Cultura, che recentemente ha inaugurato il primo social network dedicato all’ambiente.

Dalle testimonianze dei protagonisti del workshop, abbiamo raccolto alcuni estratti particolarmente significativi sulla realtà del green blogging e della comunicazione ambientale che in realtà possono essere validi anche in altri ambiti. Ecco una miscellanea di suggerimenti “evergreen”:

Il blog autorevole: 5 regole d’oro 
Per far si che il Blog ottenga la stessa autorevolezza di una testata giornalistica e non sia un hobby da appassionato, occorre seguire alcune regole:
1) fare “due conti” sulla sostenibilità economica dell’operazione
2) fissare in maniera chiara i propri obiettivi, produrre contenuti mirati, individuate i pubblici di riferimento
3) come essere autorevoli? Innanzitutto citando le fonti. Da questo punto di vista, i feed rss sono essenziali così come le comunicazioni provenienti dall’estero (cercando però il risvolto giusto per il contesto italiano). E poi occorre avvicinarsi ai brand, evitando improvvisazione e, soprattutto, rispondere alle domande degli utenti e moderare
4) misurare i propri risultati. Tramite le statistiche del traffico si può conoscere il successo degli articoli ma non basta: occorre sempre fare la tara con le relazioni personali, con quello che ci dice la gente comune…
5) essere multipiattaforma, usando social media e smartphone (che in soli 5 anni hanno raggiunto la quota di un miliardo e mezzo a livello globale…). In particolare viene segnalato Google Plus (diverso da tutti quanti) come social network (ma anche come potenziale strumento di lavoro) che potrà fare la differenza nei prossimi anni

Informazione aziendale VS pubblicità
Ovvio che la pubblicità serve, ma questa deve cambiare: le aziende devono iniziare a dare informazioni e non solo fare pubblicità. Siamo in un momento di forte crisi pubblicitaria e ciò si sente anche online. Le visite in rete non vanno di pari passo con le entrate pubblicitarie. Gli editori sanno già che occorre puntare sulla qualità; certamente un valore aggiunto per le testate online è dato dal fatto che esse sono più snelle rispetto a quelle tradizionali. Occorre, però, puntare sulle informazioni provenienti dalle aziende e su una relazione virtuosa con esse (vedi di seguito, ndr): in caso contrario non ci possono essere le entrate economiche per far sopravvivere la testata online…

Blog e Aziende: trasparenza e informazione
Nella comunicazione online nessuno è grande e nessuno è piccolo. Dopo una prima fase caratterizzata dall’unidirezionalità da parte dei blogger che si distinguevano per un atteggiamento elitario (ad esempio non parlavano alle aziende), oggi il contesto è cambiato: c’è più uniformità tra weblog e media tradizionali.

Spesso i blogger vengono invitati dalle aziende a visite, incontri, nella speranza che si parli di loro. Ma questo è poco utile oggi. Le aziende dovrebbero chiedere ai blogger di produrre reale informazione sui propri prodotti o servizi, con la consapevolezza che il blog può essere il tramite ideale per informare i consumatori sul prodotto e farlo conoscere nel dettaglio.

D’altro canto, il blogger e la testata online dovrebbero dichiarare il rapporto esistente con il brand in modo trasparente, produrre contenuti e informazioni sulle qualità del prodotto (quando è veramente “green”). In due parole: entrare nel merito.

Rimane il fatto che se una volta seguire e interloquire con i blogger era considerato un valore aggiunto per le aziende, ora non farlo (e purtroppo succede ancora molto spesso) è un valore sottratto.

Qui il video integrale dell’evento.