Per combattere il cambiamento climatico, le tecnologie verdi sono strategiche tanto quanto le negoziazioni Onu in preparazione dell’importante congresso che si terrà a Parigi nel mese di dicembre. Lo dice il principale consulenteper il clima al Ministero degli Esteri britannico. Sir David King, già principale consulente scientifico al governo britannico e oggi rappresentante speciale per il cambiamento climatico, afferma: “La tecnologia sta evolvendo molto rapidamente. A mio avviso, dobbiamo prestare attenzione non solo alla messa a punto delle negoziazioni, ma anche a quello che ci porterà la rivoluzione tecnologica”. Sir David cita l’esempio della nuova tecnologia dei biocarburanti, in grado di trasformare gli scarti agricoli in etanolo, utilizzando il metano che ne deriva come fonte di energia per la fabbrica in cui viene creata. Applicata su grande scala in Cina, ad esempio, il potenziale di tale tecnologia sarebbe “massiccio … enorme” afferma. […] A Parigi, i governi sperano di concordare un nuovo patto globale sul clima che stabilisca obiettivi nazionali per limitare le emissioni dei gas serra dopo il 2020, quando gli attuali obiettivi scadranno. I governi dovrebbero pubblicare i propri obiettivi nel mese corrente: la Svizzera è diventata la prima nazione a presentare le proprie proposte all’Onu. Anche l’Unione Europea, la Cina e gli Usa hanno reso pubbliche le proprie proposte, seppure queste andranno integrate formalmente nel processo Onu. L’Unione Europea si è impegnata a ridurre le emissioni del 40{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, mentre le emissioni cinesi raggiungeranno un picco nel 2030 e gli Usa ridurranno i gas serra del 25{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} – 28{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} entro il 2025. Il professore Qi Ye, un eminente consulente cinese per la politica energetica, osserva che le emissioni cinesi potrebbero arrivare al picco prima del previsto e che il Paese sta facendo rapidi passi avanti nei campi dell’energia rinnovabile, dell’efficienza energetica, dell’energia nucleare e della riduzione del consumo del carbone; quest’ultimo è sceso del 3{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} nel 2014, in parte a seguito del rallentamento economico, ma anche grazie alle politiche cinesi. Il consulente cinese ha fatto riferimento alla recente pubblicità negativa sull’inquinamento atmosferico, un grande problema nelle città cinesi messo in rilievo recentemente da Chai Jing in un video che ha attirato grande attenzione in internet. Il professore Qi Ye ritiene che tale pubblicità costituirà un forte stimolo per l’eliminazione delle emissioni di gas serra. L’approccio secondo il quale si sottolineano i “co-benefici” per la salute delle persone quando si fa fronte al cambiamento climatico assieme all’inquinamento atmosferico e dell’acqua va diffondendosi, afferma. La comunità diplomatica si sta attivando in preparazione del vertice parigino di fine anno. Parlando con la stampa la settimana scorsa, Todd Stern, il delegato statunitense per il cambiamento climatico, ha sottolineato quanto sia importante non dare giudizi affrettati sugli eventuali risultati delle trattative di Parigi, i cui effetti impiegheranno diversi anni per farsi sentire. Parigi è un palcoscenico cruciale per le negoziazioni globali su un nuovo patto climatico: “Con tutte le aspettative che si stanno creando attorno all’avvenimento, se non si dovessero raggiungere gli obiettivi attesi ci sarebbero conseguenze significative per l’Onu. Ma non credo che ciò succederà”. Fonte: http://www.theguardian.com/environment/2015/mar/03/green-tech-key-to-tackling-climate-change-says-uks-climate-adviser]]>