Erik Rasmussen*

Da anni esiste un distacco preoccupante tra le nostre conoscenze e le nostre azioni. Sappiamo che è necessario ridurre le emissioni e proteggere le risorse naturali, ma l’adozione di stili di vita sostenibili va a rilento.
I segnali parlano chiaro: il messaggio importante del cambiamento climatico non sta raggiungendo il grande pubblico. Dall’altra parte, i temi della velocità del cambiamento e del peso delle attività umane come causa del surriscaldamento, tendono ad attirare l’attenzione di gruppi trasversali, politicamente distanti tra loro.
Il risultato è una retorica rovente che esclude la maggior parte delle persone dal dibattito. Data la prevalenza di opinioni estreme, i principali destinatari dell’attuale comunicazione sul clima sono, senza volerlo, o gruppi ambientalisti ipersensibili riguardo all’importanza del tema, o gruppi che non ne riconosceranno mai l’importanza. Quindi, la comunicazione odierna non riesce ad arrivare alla persona veramente toccata dal problema: tu.

E’ per questo motivo che uno dei più grandi pericoli per il nostro pianeta è la povera qualità del dibattito sul cambiamento climatico. E’ ora di invitare la gente a tornare a partecipare. Il modo migliore per farlo è fornire un nuovo linguaggio per consentire alle persone di esprimere le proprie opinioni.
Per portare un messaggio importante a un pubblico più vasto, serve un nuovo tipo di protagonismo, con strumenti e idee nuove per creare un impatto. E’ venuto il momento di liberare le forze della creatività nel campo della sostenibilità.

L’artista danese-islandese Olafur Eliasson ha già sperimentato questo impatto. La lanterna solare Little Sun, non è una semplice applicazione delle sue abilità artistiche alla luce solare. La presentazione della sua opera come un oggetto d’arte che offre molteplici opzioni per esperienze con la luce, ha fatto sì che Little Sun non si sia ridotta a una fonte di luce sostenibile per chi non ha accesso alle reti d’energia, ma sia divenuta un’esperienza giocosa per tutti.
Il progetto Fiume Verde, sempre di Olafur Eliasson, dimostra la capacità dell’arte di effettuare nuovi collegamenti. In diverse città da Stoccolma a Tokio, Eliasson ha versato polveri nei fiumi dei centri urbani, e l’acqua è diventata verde. Quando qualcosa che diamo per scontato cambia improvvisamente forma o colore, noi reagiamo. E hanno reagito i cittadini dei centri in cui il progetto Fiume Verde si è svolto. Eliasson ha restituito uno spazio per collegarsi con il proprio ambiente e per riflettere sulle cose della vita quotidiana che tendiamo a considerare stagnanti e permanenti.

Forze creative nuove sono in grado di creare uno spazio individuale di riflessione per ognuno di noi, dove è possibile sperimentare nuove impressioni, una percezione di cambiamento, nuove immagini. Ancora più importante, queste forze stabiliscono un collegamento personale e tangibile a temi che possono sembrare astratti.
Occorre fare attenzione, però, che il messaggio non diventi elitario, parlando a un gruppo ristretto di destinatari. Un messaggio forte sul cambiamento climatico deve raggiungere un ampio pubblico, utilizzando molti tipi di strumenti e di effetti. Per riuscirci, ci vorrà la collaborazione tra diversi creatori del cambiamento: designer, artisti, attori, registi, sceneggiatori, innovatori, esperti di branding, ecc.

Prendiamo come esempio il movimento per i diritti dei gay. Qui, il racconto è cambiato radicalmente. In pochi decenni, l’omosessualità è passata dall’essere considerata un’anormalità all’essere il tema di una delle più popolari serie televisive americane Modern Family (lo show preferito di Barack Obama), che segue le vite di tre famiglie, tra cui una coppia gay e la figlia adottiva. Una ricerca ABC News/Washington Post di marzo 2013 ha svelato che il 58{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} degli americani è favorevole al matrimonio di coppie gay, la percentuale più alta mai riscontrata in un’indagine nazionale mainstream. Questo dopo un anno in cui personaggi gay, bisessuali o transgender costituivano il 4,4{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} dei personaggi rappresentati in televisione. Secondo un’indagine di The Hollywood Reporter, il 23{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} di americani ritiene di avere un atteggiamento più aperto verso il matrimonio tra gay, perché lo ha visto in televisione.

Ciò non significa che uno sviluppo genera automaticamente un dato effetto. La trasformazione del racconto non è la conseguenza di un paio di show televisivi. Ma a seguito dell’ingresso nella sfera culturale, il tema dei diritti dei gay è passato da una connotazione politicamente sensibile a una forma di intrattenimento culturale, e il racconto raggiunge un pubblico nuovo e più ampio. Certo, sarebbe impossibile copiare i game changer (dinamiche di cambiamento delle regole del gioco) del movimento per i diritti dei gay, riproducendo le loro azioni nell’ambito della comunicazione del cambiamento climatico, ma l’esempio serve a chiarire la missione. Dimostra come il grande pubblico abbia capito la questione dei diritti gay quando il tema è divenuto oggetto di telefilm e narrazioni nuove. Dimostra che anche i temi più controversi si possono dibattere e presentare a un ampio pubblico.

La missione è resa più complicata dal fatto che il tempo stringe. Il prossimo 2 novembre, a Copenaghen, il presidente dell’IPCC, il comitato Onu per il cambiamento climatico, presenterà il quinto rapporto di valutazione della portata e della velocità del cambiamento climatico. Voci non confermate già dicono che il rapporto avrà contenuti critici.

Se non riusciamo a creare un linguaggio chiaro e convincente, il messaggio e le necessarie azioni e soluzioni non dureranno per più di un ciclo di stampa. L’importanza della tutela delle risorse va raccontata con lo stesso appeal di uno show televisivo. Per creare, raccontare e girare un racconto efficace, servono buoni artigiani e narratori.

*Erik Rasmussen è CEO di Monday Morning e fondatore di Sustainia
Fonte: http://www.theguardian.com/sustainable-business/climate-change-hbo-modern-family