Lo sport è per eccellenza veicolo di valori universali che uniscono al di là delle differenze culturali, economiche e politiche. Spesso si ricorre all’autorevolezza del mondo sportivo e dei suoi rappresentanti per trasmettere, soprattutto ai giovani, messaggi di utilità sociale. Raramente, invece, in questi anni lo sport si è fatto portavoce dei bisogni dell’ambiente; sport e sostenibilità pare essere un connubio ancora poco collaudato. Fortunatamente qualcosa sta iniziando a cambiare. Due esempi in questa direzione giungono dalla Formula 1 e dal calcio.

Domenica 8 settembre a Monza si correrà il primo Gran Premio di Formula 1 a zero impatto ambientale. Le emissioni prodotte dalle auto saranno compensate con la piantumazione di 10mila alberi. Il progetto è frutto di un accordo sottoscritto dall’Automobile Club d’Italia con Eco Store e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente.
L’iniziativa prevede anche lo sviluppo di specifici progetti nel settore dei biocarburanti e delle energie rinnovabili.
Per coinvolgere gli appassionati di Formula 1 e non solo l’ACI ha, anche, aperto una votazione on line sul suo sito e sulla sua pagina Facebook “ACI Social Club” per assegnare a ogni albero il nome di un pilota. La classifica con i nomi più votati sarà svelata a Monza nel weekend del Gran Premio.

Poco oltre il confine italiano, invece, a Nizza è una squadra di calcio a far sorridere i tifosi più sensibili alle tematiche ambientali. L’OGC Nice, che milita nella Ligue 1, il massimo campionato francese, da questa stagione calcistica potrà vantarsi di giocare in uno degli stadi più moderni del mondo, come raccontato da adculture.
Si tratta dell’Allianz Riviera, un vero e proprio eco-stadio disegnato dallo studio dell’architetto Jean-Michel Wilmotte e realizzato in poco più di due anni. Grazie a un sistema di ventilazione naturale e di riscaldamento geotermico la struttura è in grado di sostenersi autonomamente dal punto di vista energetico e di alimentare anche le zone limitrofe. Sul tetto dello stadio funzioneranno i pannelli fotovoltaici, mentre un apposito meccanismo consentirà di raccogliere l’acqua piovana che verrà sfruttata per l’irrigazione del manto erboso.
Oltre ai match del Nizza e quelli dei Campionati Europei 2016 che si svolgeranno in Francia, l’Allianz Riviera ospiterà anche partite di rugby, concerti e il Museo dello Sport francese.

Da ricordare come proprio in questa direzione si colloca la convenzione firmata dalla Lega Italiana Calcio Professionistico (ex serie C) con Amapola e altri partners per riqualificare e valorizzare gli stadi delle squadre iscritte. Il progetto prevede lo sviluppo di strutture non solo polifunzionali e sostenibili, ma concepite come veri e propri poli urbani delle città. Si tratta di un approccio inedito in Italia se si eccettuano lo Juventus Stadium di Torino e interventi parziali a Verona, Padova e Ferrara.
Grazie a questa ambiziosa iniziativa il sogno di strutture italiane a basso impatto ambientale ed energetico, in grado di integrarsi con il territorio circostante, facilmente raggiungibili con mezzi pubblici e capaci di essere di beneficio per l’intera comunità potrà diventare realtà, proprio come nell’esempio di Nizza.