Ikea, Nestlè e l’aeroporto londinese di Heathrow ha chiesto all’UE di introdurre norme nuove per ridurre le emissioni degli autocarri entro due anni, in modo da rispettare le promesse del vertice sul clima di Parigi. I mezzi pesanti costituiscono meno del 5{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} del traffico stradale europeo, ma generano un quarto delle emissioni CO2 – più degli aerei – e la loro efficienza in termini di consumo di carburante è pressoché immutata da vent’anni. Il commissario europeo per il clima Miguel Arias Cañete ha detto che gli obiettivi per il consumo efficiente dei veicoli dopo il 2020 sono “essenziali” e si prevede che un rapporto della Commissione che verrà pubblicato a luglio indicherà che tali obiettivi verranno anticipati. In una lettera inviata al presidente della UE, Jean-Claude Juncker, l’alleanza di imprese afferma che le procedure di controllo di CO2 e il monitoraggio delle emissioni non saranno sufficienti a far aumentare la domanda di veicoli a basso impatto ambientale. “Il settore del trasporto merci su gomma dovrà compiere sforzi enormi per adeguarsi agli obiettivi sul clima dell’UE per il 2030, nonché a quelli ancora più sfidanti stabiliti a Parigi” si legge nella lettera. “Chiediamo quindi a Lei di proporre norme post-2020 che riducano le emissioni di CO2 e l’impatto dei nuovi autocarri e rimorchi”. La missiva, firmata anche da DHL, Philips, Kingfisher e Schenker, preme perché la UE “elabori una proposta per l’introduzione di norme entro i prossimi due anni”. Il trasporto merce su strada genera circa un quinto dei gas serra in Europa ed è improbabile che l’Europa riesca a raggiungere l’obiettivo che si è data a Parigi di ridurre le emissioni del 40{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} entro il 2030, senza limitare tali gas serra. Tra il 1990 e il 2010, l’aumento del traffico merci ha fatto salire del 36{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} l’inquinamento di CO2 prodotto dai mezzi pesanti. In mancanza di una nuova normativa non si prevede alcun miglioramento prima del 2050. Bart Vandewaetere, vice presidente Nestlè, ha detto al Guardian: “Una maggiore efficienza degli autocarri darà all’industria dei trasporti la spinta necessaria per un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 complessive dopo il 2020”. Nestlè stessa si è impegnata a ridurre nei prossimi 4 anni il proprio consumo del 10{f94e4705dd4b92c5eea9efac2f517841c0e94ef186bd3a34efec40b3a1787622} in più rispetto ai limiti previsti dalla legge. Per la UE, gli obiettivi obbligatori di CO2 per km rappresentano “l’opzione più ovvia” per ridurre le emissioni degli autocarri, ma anche le infrastrutture moderne, i carburanti alternativi, le imposte e i pedaggi rappresentano strumenti importanti. L’industria automobilistica ha proposto una serie di misure alternative rispetto agli obiettivi obbligatori post-2020. Kasper Peters, un portavoce dell’associazione europea di costruttori automobilistici, dice: “Data la complessità del mercato degli autocarri, che consiste in diverse migliaia di forme e dimensioni, l’introduzione di una normativa che copra tutte le possibili variazioni è una sfida enorme. Non esiste un approccio ‘taglia unica’ nel campo dei mezzi pesanti”. In questo periodo, la Commissione Europea sta finalizzando le metodologie per la rilevazione e la regolamentazione delle emissioni degli autocarri, un passo già compiuto negli Usa, in Giappone e in Cina. L’efficienza delle automobili e dei furgoni è già aumentata in modo vertiginoso con il restringimento da parte dell’UE dei limiti di CO2, che arriveranno a 95 g per km nel 2020. Ma negli ultimi 20 anni le prestazioni degli autocarri più richiesti come l’FH460 Volvo o l’R450LA Scania sono migliorate solo di 0,4 litri per 100km di percorso autostradale, rispetto ai modelli precedenti. La UE adottò le prime politiche di riduzione di CO2 degli autocarri e degli autobus due anni fa, ma l’obbligo di rilevare e rendicontare i gas serra entrerà in vigore solo nel 2017. William Todts, responsabile merci del gruppo Trasporti & Ambiente, dice: “Gli autocarri più efficienti genereranno risparmi per i trasportatori, benefici per l’economia e proteggeranno l’ambiente. E’ ora che la Commissione Juncker segua l’esempio degli Usa, della Cina e del Giappone e imponga norme ambiziose”. Fonte: http://www.theguardian.com/environment/2016/may/26/ikea-and-nestle-call-for-new-eu-laws-to-cut-truck-emissions]]>